L'analisi appena conclusa e, si ribadisce, meritevole
di piu' approfondita trattazione in ogni suo aspetto, ha linearmente elencato i
punti di primaria importanza a cui l'ideale aggregante ogni specie vivente
necessita riferirsi.
Come detto, l'intenzione di rendere
il territorio terrestre unico e globale rappresenta un impegno senza
precedenti, che richiede investimenti e disponibilita' di tempo non ordinari.
L'enorme sforzo teso a questo obiettivo va
necessariamente diluito affinche' l'elaborazione di siffatto cambiamento sia
maturato individualmente.
Le direttive di ogni filosofia o ideologia che hanno
immaginato scenari simili, sono ricorse allo strumento dispotico quale
scorciatoia prevedibile e scontata, per l'abbreviazione dei tempi necessari
alla loro realizzazione.
Si puo’ agevolmente affermare che chiunque ha a cuore,
per quanto insignificante, il valore essenziale della proprieta' privata, ma
che oltremodo chiunque sia fermamente contrario al possesso sconfinato e indiscriminato.
Si puo’ anche sostenere che, essendo il lusso e il comfort aspirazioni
collettive intrinseche, ne andrebbero
democratizzate le fruizioni.
Gli obiettivi unificanti esplicano i loro effetti come
l'argilla fresca modellata dalle mani sapienti del suo scultore. La democrazia
ha i suoi tempi, anzi, non ha tempo.
Potremmo immaginare un mondo privo di violenza, dove
tutto appartiene a tutti senza vincoli di possesso, privo di sofferenze,
poverta' ed egoismi di sorta, dove gli animali vivono la propria dimensione
istintuale in completa liberta' e dove l'ambiente rappresenti il sacro altare a
cui genuflettersi e rendere grazie.
Si potrebbe altresi' immaginare una liberta' interiore
talmente profonda da costituire l'essenziale condizione per vivere senza regola
alcuna. Potremmo raggiungere vette di saggezza completamente affrancati dai
vincoli terrestri, legati al lavoro, al denaro, ed alle piu' meschine ancore di
salvezza. Ancora, potremmo organizzare il piu' sofisticato dei sistemi in cui
l'unico vero protagonista sia l'essere vivente, ossia la terra, viva e
pulsante, di cui siamo parte integrante e inscindibile. Pensare al cosmo e al
mondo subatomico, rende l'idea di quanto sofisticato e complesso stia avvenendo
sul nostro pianeta, senza alcuna apparente ragione, se non poche e
insufficienti prove (dove insiste l'Universo?), ma dotato di un intrinseco
valore universale che cerca le sue radici oltre ogni dimensione di cui siamo a
conoscenza.
La lista degli impegni da assumere esposta sin ora, ha
il minuscolo scopo di dare il via alla partenza di un'idea per giungere solo al
primo getto di fondamenta necessario all'erezione del grande edificio mondiale.
Una volta intrapreso il percorso l’idea prende
forma tappa per tappa al primo
traguardo, il secondo e cosi' via, nell'infinita sequenza dettata dai valori
democratici, anche loro senza tempo.
Come si diceva tutto puo' accadere, perche' nulla mai
ci da' conferma di verita' assolute, a parte le verita' romanzesche, le cui
attestazioni risultano sempre incontrovertibili, come il grande guru della
comunicazione Umberto Eco, affermava.
Ed e' proprio l'esempio dei racconti inseriti nel corpo del testo presente,
"La Falsa Vita di Dick" e “The D-Day”, che restituiscono al lettore
quel riscatto ideale, non raggiungibile altrimenti, in cui la fantasia e
l’immaginazione trovano lo spazio necessario ad alimentare scenari che la
realta’ specialistica non contempla. Quindi
verita' assolute, racchiuse nei
confini del fantastico, e verita’
relative, in attesa costante di ulteriori e decisive conferme o eventuali
smentite.
Il
presente Blog e' dedicato a Patti Smith, che ne ha ispirato l'idea originaria.
P.S.
I termini utilizzati "Nazione" e "Stato" rivestono mera
funzione descrittiva del loro significato e non del loro significante.
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